mercoledì 30 giugno 2010

Le chiavi fondamentali di ricerca di Giugno




Ed eccoci al consueto appuntamento mensile sulla disquisizione riguardo alle chiavi di ricerca usate per approdare a codesto blog.... lascio a voi i commenti :P

martedì 29 giugno 2010

I 'shbabbari' conquistatori




Ve l'avevo detto: se vi prendono, i temibili 'shbabbari' formato mignon vi useranno come albero di natale e loro si offriranno di essere le decorazioni... e vi assicuro che i francobolli al confronto stanno meno appiccicati alle cartoline.........

lunedì 28 giugno 2010

Le orde di 'shbabbari'




Non fate mai che essi vi raggiungano o sarete travolti da una mandria di piccoli barbari e vandali assatanati che si credono koala e vi vedono come perfette piante di eucalipto!!!!!

'IMMMOOOOOO SHHBARBBBARIIII!

venerdì 25 giugno 2010

Il vestito non fa il monaco.. ma a volte ti crea crisi di identità




Non lo dite... VI PREGO! Non nominate ad alta voce il nome di quei microesseri cianotici che mi vengono a sabotare il blog ogni qualvolta li nomino!!! Avete capito di cosa sto parlando... NON LI NOMINATE! Ne va della vita di questo post...

E il mio orgoglio (quello che ancora rimaneva in vita prima di questo giorno) è stato spazzato via quando mi sono ritrovata vestita di blu e bianco.... ero la principessa dei p----........... !!!!!!

VERGOGNAAAAAAAAA T____T

EDIT: mi rendo conto solo ora che, nonostante alcuni di voi mi seguano da tanto, forse non tutti ricordano chi è il vero nemico di questo blog, tutte le battaglie che sono state combattute e quanto vergognoso possa essere, per me, indossare il blu e somigliare a quelle creaturine malate alte una mela o poco più.... cliccate sui linki per le varie vignette!

giovedì 24 giugno 2010

Rossa in tutto e per tutto




Crema solare a protezione 50: un must!!!!

mercoledì 23 giugno 2010

Discriminazioni ataviche

Per capire al meglio questa vignetta, devo specificare che al castello X, dove lavoro come animatrice, si tengono attività specifiche per i bambini, tra cui anche battaglie-gioco dove li si veste, li si addestra e li si manda in combattimento contro orchi... e streghe! E puntualmente, quando i 'pargoli' tornano eccitati e vocianti dal gioco, accade questa scena:




E ora scusate che devo riprendere a fare bollire la pentolaccia.... qualcuno ha code di ramarro o occhi di cerbiatto da prestarmi? No? Allora devo passare in erboristeria prima di andare a letto........

lunedì 21 giugno 2010

venerdì 18 giugno 2010


Sono da qualche parte.

E' così che inizia. Sempre.

A volte sono in un edificio, altre volte in uno spazio aperto. A volte è un posto che conosco, a volte sconosciuto, altre volte è solo familiare, altre ancora è un miscuglio di ricordi, frammenti e sensazione che si sovrappongono fino a formare un luogo nuovo e mai visto. A volte sono in un tempio, altre in una stalla. A volte sono in una strada, altre in una piazza.

Sono da qualche parte e devo cercare una cosa importante.

Posso essere in un hotel, un sentiero perso nei boschi, una rocca fatiscente, un porto di mare, una biblioteca... quale che sia il luogo in cui sono, senza indugiare, mi metto in cammino per cercare la cosa più importante di tutte.

Cerco te.

A volte lunghi corridoi si diramano in tutte le direzioni disegnando infiniti labirinti che sfumano nella penombra. Altre volte ampie arcate svettano sulla mia testa creando nervature di immense navate gremite di lucide colonne. A volte stretti passaggi scavati nella roccia conducono a salette scarsamente illuminate dove antichi graffiti parlano lingue dimenticate. Altre volte monotone stanzette asettiche si susseguono separate solo da sottili tele cerate che danzano al minimo soffio di aria esterna.

Imperterrita, continuo a cercare.

Apro porte, socchiudo usci, scosto tende, varco soglie. Inesorabilmente. Senza sosta. Faccio capolino in ogni varco, ogni andito, ogni pertugio, senza soffermarmi guardo in ogni stanza, camera, passaggio, nulla rimane inesplorato, salgo scale, scendo declivi, percorro atri, senza indugio passo oltre, con l'occhio vigile, l'orecchio teso e il cuore in gola.

Cammino con un unico pensiero in mente, un unico desiderio nell'anima, un unico imperativo davanti a me: trovarti.

E a volte ci riesco.

Ti vedo laggiù. Un riflesso veloce ad una finestra. Un movimento leggero tra la folla. Una figura in attesa accanto alle scale. E il battito del mio cuore si arresta per un istante lungo una vita intera.

Ti vedo.

A volte ti scorgo lontano, nascosto dalla penombra dei muri. A volte ti guardo camminare verso il sole al tramonto. A volte sei seduto vicino al letto del fiume, il mento stretto nella mano e lo sguardo perso in oscuri problemi. A volte sei in piedi su un prato d'erba, il sorriso luminoso e le braccia spalancate in un gesto di accoglienza. A volte compari al mio fianco, come se non te ne fossi mai andato.

A volte sei un principe, a volte un mendicante. A volte sei un sadhu, a volte sei un corsaro. A volte sei un monaco e snoccioli i grani del tuo rosario mormorando mantra misteriosi avvolto in una tunica color zafferano. A volte sei un cavaliere e davanti al tuo incedere ogni cosa viene inondata dalla calda luce dorata riflessa dalla tua armatura. A volte sei in mezzo alla piazza, tra la folla gremita delle feste natalizie, intirizzito dal freddo, avvolto in un lungo cappotto di panno pesante mentre cerchi di scaldarti sfregando le mani coperte dai guanti di lana.

A volte sei un santo, a volte sei un dio. A volte sei un semplice ragazzo seduto a chiacchierare al tavolo di un bar.

Ma sempre sei tu e di questo ne sono sicura. Perchè se sussurro il tuo nome annuisci e se ti guardo in viso riconosco i tuoi occhi. Qualsiasi veste tu indossi, qualsiasi maschera tu porti, so chi sei.

E niente altro allora ha più importanza. Fintanto che ti posso vedere, fintanto che so di averti trovato e di averti di nuovo accanto a me. Perchè il tuo abbraccio è il mio porto, il tuo sorriso la mia casa, la tua presenza la mia quiete.

E finalmente ti raggiungo.

Sollevo la mano per sfiorarti il volto, avvicino le labbra per sussurrarti la mia promessa...

...e tutto si disgrega all'improvviso in un pulviscolo dorato e i labili riflessi di immagini oniriche si disperdono nel mare dell'incosncio e vengono cancellate da inesorabili onde di ottusa realtà.

Il sogno svanisce.

E mentre la veglia spazza via inesorabilmente gli ultimi frammenti di un sonno agitato, so che la prossima notte, di nuovo, tornerò a cercare.

Perchè un dio non può morire finchè c'è qualcuno che crede in lui.

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